Notizie dalla Mauritania

Mauritania

Tre ore di pietraie, wadi viscide e dune per raggiungere un’immensa sassaia piatta. Al centro Zarga. Un posto infernale, dimenticato da qualsiasi dio vogliate credere.
Quando piove o soffia una bufera di sabbia non c’è un posto dove ci si possa rifugiare; non un albero, non una roccia, un anfratto, un dannato buco. Nulla. Solo piegarsi a terra e sperare che passi.
E qui vive una comunità poverissima fatta di persone con un fascino disarmante. Bambini bellissimi e donne dal volto incantevole.
Qui chiamano scuola un telaio di tubi incrociati con dei ciuffi di stoffa colorata, una stuoia che spostano dal lato dove arriva il vento per ripararsi. Chiamano casa un cumolo di stracci e paglia.
E per finire, questa comunità ha come capo villaggio una donna: unico villaggio dell’Adrar. Forse dell’intera Mauritania.
Qui costruire una scuola, non è solo costruire una scuola, è dare in riparo sicuro a decine di bambini.
Avevo già visitato questo villaggio tempo fa, con degli amici, in uno del viaggi in Mauritania. Tornarci per progettare qualcosa di concreto è stato importante.
A maggio c’ero stato, e grande era stata l’impressione che ho avuto. Con Bambini nel Deserto abbiamo deciso di cercare in tutti i modi trovare i fonti per costruire la scuola lì. Oggi sono tornato con l’immancabile, affidabilità e amico Dahi Khourou.
5 ore di pista infuocata di pietre e sassi, al punto di gioire quando si incontrava sabbia. Ad accoglierci 45⁰ all’ombra: al sole non resisti per più di 5 minuti.
Tutto perché quei fondi li abbiamo trovati!! L’Associazione “Imani For Children” di Milano si è offerta di aiutarci e finanziare la costruzione della scuola.
Fra 3 giorni a Zarga riapre la scuola. In attesa della costruzione di quella nuova, che sarà finanziata dagli amici dell’Associazione Imani For Children di Milano, la capanna di stracci che avevo trovato a maggio non poteva più essere usata: riparata alla meglio è diventata la casa di una famiglia. La comunità, con i pochi suoi mezzi ha tirato su nuova capanna; sempre di stracci, ma un po’ più nuovi e un po’ grande. La comunità che fa capo a Zarga è dispersa su tutto l’altipiano e conta, si stima, 1200 – 1400 persone. I bambini, mentre aspettano la nuova scuola, potranno ripararsi almeno qui.

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